martedì, Febbraio 18

Il camaleonte nel sacchetto di Pak Choi

(foto Alfio Dagani)

Un’insalata esotica, un piatto asiatico in preparazione e… una scoperta sorprendente. È ciò che è accaduto alla famiglia Guidotti di Gambarogno, quando ha trovato un piccolo camaleonte all’interno di una confezione di Pak Choi acquistata alla Lidl di Riazzino.

Una sorpresa tra le foglie

Tutto è iniziato quando Gianluca Guidotti ha fatto la spesa nel noto supermercato. Tornato a casa, sua moglie Balqis ha preso la busta di Pak Choi e, nel momento di aprirla, ha notato qualcosa di strano tra le verdure.

“Guarda un po’ cosa c’è qui dentro!”, ha esclamato incredula.

Quando Gianluca si è avvicinato, ha visto che nel sacchetto si muoveva qualcosa: un piccolo camaleonte lungo circa 5-7 cm (forse 10 cm con la coda), sopravvissuto al viaggio dalla Spagna fino al Ticino!

“Increduli, lo abbiamo sistemato in una scatoletta per tenerlo al caldo,” racconta Gianluca. Confrontando l’etichetta della confezione, ha scoperto che il Pak Choi proveniva dalla Spagna, più precisamente da Almería, una regione nel sud del paese. Molto probabilmente, il rettile era finito nella busta durante la raccolta o il confezionamento, viaggiando per migliaia di chilometri fino al Ticino.

Cosa fare con un camaleonte in casa?

Consapevole che detenere un camaleonte in Svizzera non è semplice, Gianluca ha deciso di approfondire il tema. La normativa svizzera prevede infatti che per possedere legalmente un camaleonte sia necessaria una licenza specifica, con un esame per dimostrare le competenze necessarie alla sua cura. Inoltre, essendo un animale selvatico, andava consegnato alle autorità competenti.

Dopo aver contattato l’Ufficio Veterinario Cantonale di Bellinzona, Gianluca ha ricevuto conferma che l’animale doveva essere affidato ai loro esperti. Tuttavia, dato che era già sera, la consegna è stata rimandata al giorno successivo.

Una lezione speciale

Prima di salutare il piccolo rettile, Gianluca ha avuto un’idea: portarlo alla scuola elementare di Vira Gambarogno, dove il maestro Alfio Dagani e i bambini della classe 5a hanno potuto osservarlo da vicino e studiarlo. L’incontro è stato un’occasione educativa unica, permettendo alle alunne e agli alunni di scoprire di più sulle caratteristiche del camaleonte, il suo habitat naturale e le normative che regolano la detenzione di animali esotici.

Il destino del camaleonte

Dopo la tappa a scuola, il camaleonte è tornato per una notte a casa Guidotti, dove ha anche ricevuto un piccolo pasto: un ragnetto, compatibile con la sua dieta a base di insetti. Il mattino seguente, come da accordi, è stato consegnato all’Ufficio Veterinario Cantonale.

Gianluca ha anche conservato la plastica con il codice a barre del sacchetto di Pak Choi, nella speranza che possa aiutare a tracciare l’origine esatta della confezione e a capire come il camaleonte sia finito nel ciclo di produzione.

Ora resta da vedere quale sarà il destino del piccolo viaggiatore. Gianluca attende ora aggiornamenti dall’ufficio Veterinario Cantonale, con la speranza che il suo insolito ospite possa tornare nel suo ambiente naturale.

Un’avventura incredibile, iniziata con un semplice sacchetto d’insalata e trasformatasi in una storia affascinante di natura, educazione e rispetto per gli animali.