Magadino e i 200 anni della navigazione sul lago Maggiore

In immagine il “Grande Albergo del battello a vapore”; litografia realizzata attorno al 1826 dai fratelli Carl Martin e Anton Eglin di Lucerna, tratta da un disegno di Pietro Miani (Archivio di Stato del Cantone Ticino).
La raffigurazione del Verbano, primo battello a vapore sul lago Maggiore, e di due diligenze sottolinea l’importanza di Magadino quale stazione di trasbordo. I viaggiatori provenienti dai passi del San Gottardo e del San Bernardino potevano recarsi in battello fino ad Arona, per poi proseguire verso Milano, Torino o Genova.”

Duecento anni di navigazione sul Lago Maggiore: il ruolo centrale di Magadino

Nel 2026 il Lago Maggiore celebrerà il bicentenario della navigazione di linea, un evento di grande rilevanza storica e culturale. Le associazioni Verbano 26 e Verbano 26 Italia hanno recentemente annunciato i “Luoghi del 200esimo”, ossia le località che ospiteranno eventi commemorativi lungo il lago. Tra queste spicca Magadino, un tempo un nodo fondamentale per il trasporto di persone e merci.

Magadino: da snodo strategico a testimone storico

Oggi Magadino potrebbe apparire come una località di secondaria importanza rispetto ad altre mete del Lago Maggiore, ma nel XIX secolo il suo porto era un crocevia essenziale per i commerci e i trasporti. Fin dal 1° maggio 1826, il primo battello a vapore, il Verbano, partiva ogni mattina alle sei da Magadino per raggiungere Sesto Calende poco prima di mezzogiorno, per poi ripartire un’ora dopo verso Magadino. Le imbarcazioni non attraccavano direttamente ai moli, ma barche contrassegnate da banderuole rosse traghettavano i passeggeri a bordo.

Magadino non era solo un punto di transito: con la distruzione del ponte di Bellinzona sul fiume Ticino nel 1515 a causa della storica “Buzza di Biasca”, la località divenne un importante porto e stazione doganale per i traffici tra la Lombardia e le città del Nord Europa. L’apertura della strada carrozzabile del San Gottardo nel 1830 rafforzò ulteriormente la sua posizione strategica, trasformandola in una stazione di diligenze attorno alla quale sorsero magazzini, locande e alberghi, di cui ancora oggi si possono trovare tracce nel paesaggio urbano.

Con l’arrivo della ferrovia, prima con la linea per Locarno nel 1874 e poi con quella per Luino nel 1882, il ruolo centrale di Magadino nel trasporto fluviale iniziò a declinare, lasciando però una memoria storica che il bicentenario della navigazione vuole ora riportare alla luce.

Il battello Verbano: l’inizio della navigazione moderna sul lago

Il 15 febbraio 1826, nel porto di Burbaglio a Locarno-Muralto, venne varato il primo battello a vapore del Lago Maggiore: il Verbano. Questo innovativo mezzo di trasporto, lungo 62 piedi inglesi (circa 18,9 metri) e capace di ospitare 400 passeggeri, era stato costruito dalla Società Verbano, formata da banchieri milanesi e dalla Società Sardo-Ticinese di Torino. La sua introduzione fu resa possibile da accordi tra il Cantone Ticino, il Regno Sardo-Piemontese e il Regno Lombardo-Veneto.

(Immagine Tip-lit Carlo Colombi & C. 1897, Bellinzona)

L’equipaggio del Verbano includeva il macchinista veneziano Pietro Miani, il capitano inglese Copier e il timoniere Viganotti di Sesto Calende. Grazie alla sua potenza di 14 cavalli e a una velocità di circa 14 km/h, il battello garantiva un collegamento efficiente tra Magadino e Arona, permettendo ai viaggiatori provenienti dai passi alpini di raggiungere Milano, Torino e Genova.

Un anniversario per riscoprire il lago e la sua storia

Le celebrazioni per il 200esimo anniversario della navigazione di linea saranno un’occasione unica per riscoprire l’importanza del Lago Maggiore come via di comunicazione e sviluppo economico.

Tra le iniziative previste, vi saranno conferenze, mostre e crociere storiche che ripercorreranno le antiche rotte lacustri. Un evento che unisce Svizzera e Italia in un comune omaggio alla storia della navigazione.


In copertina: “Grande Albergo del battello a vapore”, litografia realizzata intorno al 1826 dai fratelli Carl Martin e Anton Eglin di Lucerna, tratta da un disegno di Pietro Miani (Archivio di Stato del Cantone Ticino). L’immagine raffigura il Verbano e due diligenze, sottolineando il ruolo di Magadino come crocevia di trasporti.

Fonti: