Per chi si fosse perso il documentario “Noè, In acqua, io sono” diffuso da LA1, domenica 29 settembre, 20.40
“Il nuoto è uno sport noioso, tanto noioso. Una volta nel mondo c’erano i manicomi dove nei giorni migliori, i matti camminavano avanti e indietro. Un nuotatore percorre sei, sette chilometri al giorno avanti e indietro, guardando la striscia blu sul fondo e contando le mattonelle. Spesso non ha nemmeno il tempo per parlare con gli altri compagni. Il nuoto è uno sport individuale. Certo esiste anche la squadra, che si compatta quando ci si gioca qualcosa di importante, ma il nuoto è e resterà sempre uno sport individuale. Il documentario “Noè. In acqua, io sono” ci racconta la solitudine quotidiana dell’atleta che prepara un grande evento come i Giochi olimpici, ma anche i forti legami che si instaurano con tutto quello che lo circonda. Noè Ponti ha festeggiato nel 2021 a Tokyo uno storico bronzo olimpico, a Parigi ha conquistato un quarto e un quinto posto, anche se l’obiettivo nella Ville Lumière era quello di ripetere l’exploit giapponese. Preparare un ciclo olimpico, strutturare degli allenamenti per arrivare in forma al giorno X è una delle cose più complicate per un atleta. Il giorno fatidico lo puoi vivere solo una volta ogni quattro anni e questo rende il tutto maledettamente difficile, ma straordinariamente affascinante. Documentario di Alberto Bernard, Ellade Ossola e Gianmario Reycend”