
Interamente di proprietà pubblica — partecipata dai Comuni del Sopraceneri e dal Cantone tramite AET — la Società Elettrica Sopracenerina (SES) ha imposto negli ultimi anni tariffe tra le più alte in Svizzera, accumulando oltre 280 milioni di franchi di riserve e distribuendo ai Comuni dividendi destinati a salire fino a 3 franchi per azione.
Nel frattempo, famiglie e imprese affrontano rincari continuativi che erodono il potere d’acquisto e mettono in discussione il principio stesso di un servizio pubblico “a misura di cittadino”. Come conciliare dunque la necessità di investimenti e sostenibilità finanziaria con l’equità sociale e la qualità della fornitura? Martedì 13 maggio a Locarno, esperti e rappresentanti istituzionali cercheranno di fare chiarezza in un confronto aperto sui numeri, le responsabilità e le possibili soluzioni.
Tariffe elevate, Utili, Dividendi, Qualità del servizio: come trovare il giusto equilibrio?
Per discutere questi temi, martedì 13 maggio alle 20:30 al Palazzo Marcacci di Locarno si confronteranno:
- Bruno Storni, Consigliere nazionale PS, critico verso la politica tariffaria di SES e promotore di tariffe più eque;
- Alain Scherrer, Presidente del CdA SES, responsabile delle scelte strategiche dell’azienda;
- Pietro Nizzola, Direttore SES, responsabile della gestione operativa.
